Danny Weber
12:14 24-11-2025
© A. Krivonosov
Gli Stati Uniti valutano l’allentamento dei controlli: possibile licenza di export per l’acceleratore IA Nvidia H200 in Cina. Impatti su mercato e concorrenza.
Nvidia attende la decisione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti su una licenza per esportare in Cina un acceleratore di intelligenza artificiale più potente: il chip Nvidia H200. Fonti a conoscenza della linea dell’amministrazione Trump affermano che il Dipartimento sta valutando un allentamento parziale delle restrizioni che gravano sulle tecnologie statunitensi più avanzate.
L’H200 è tra le GPU più capaci dell’azienda. Basata sull’architettura Hopper e prodotta da TSMC con processo a 4 nm, integra 141 GB di memoria HBM3e e offre una banda fino a 4,8 TB/s, caratteristiche adatte a modelli linguistici di grandi dimensioni e a sistemi ad alte prestazioni. L’acceleratore risulta all’incirca due volte più potente dell’Nvidia H20, il chip più avanzato che l’azienda può attualmente inviare in Cina.
Le preoccupazioni di Washington che tecnologie d’avanguardia possano confluire nel settore militare cinese hanno portato ai precedenti controlli all’export. Il divieto sui chip Nvidia più potenti ha ridotto i ricavi dell’azienda in Cina e accelerato l’ascesa di alternative locali come la linea Ascend di Huawei. Secondo i dati degli analisti, Huawei Ascend detiene oggi circa il 79% del mercato cinese degli acceleratori per l’IA.
I rappresentanti della Casa Bianca e del Dipartimento del Commercio non hanno fornito commenti diretti su una possibile autorizzazione per l’H200, ribadendo però che la sicurezza nazionale e la leadership tecnologica degli Stati Uniti restano la priorità.
Parallelamente, Washington continua ad allentare selettivamente le regole sull’export: di recente ha approvato spedizioni fino a 70.000 acceleratori Nvidia Blackwell di nuova generazione verso Humain in Arabia Saudita e G42 negli Emirati Arabi Uniti. Questi chip sono destinati a sostenere la prossima ondata di sistemi di intelligenza artificiale.
Il dossier H200 avanza mentre vengono riviste le restrizioni nei confronti della Cina. In base a un recente accordo bilaterale, gli Stati Uniti hanno dichiarato che ridurranno al 48% le tariffe medie sulle importazioni cinesi, un passaggio che potrebbe indicare una più ampia ricalibrazione della politica dell’export.
Gene Munster di Deepwater Asset Management osserva che eventuali modifiche delle regole potrebbero migliorare in modo sostanziale le prospettive di Nvidia in Cina. Con l’assetto attuale, la crescita dei ricavi dal Paese è stimata intorno al 60%; se le esportazioni dell’H200 riprendessero, una stima la colloca tra il 72% e il 75%. Il divario dà la misura di quanto l’approvazione di un singolo prodotto possa orientare la traiettoria di Nvidia sul mercato, ed è per questo che la decisione sarà seguita con attenzione.