Danny Weber
07:50 01-12-2025
© A. Krivonosov
Perché il boicottaggio della RAM non abbasserà i prezzi: domanda AI in crescita e DDR4/DDR5 scarse. Consigli: rinvia l’upgrade o approfitta degli sconti.
Le chiamate a un “boicottaggio della RAM” si fanno sempre più insistenti nelle community di gaming, con la speranza di spingere i produttori ad abbassare i prezzi. Gli analisti, però, sostengono che una mossa del genere avrebbe un impatto appena percettibile sul mercato — e i motivi sono difficili da contestare.
Al di là dei dibattiti accesi sui social, l’aumento dei prezzi di DDR4 e DDR5 non è un effetto dei ricarichi al dettaglio, ma delle dinamiche globali della filiera. Dopo la pandemia e il calo della domanda, i produttori di DRAM hanno tagliato la produzione anni fa, mentre molti giocatori sono rimasti su piattaforme più datate come AM4, comprimendo ulteriormente la richiesta. Le linee sono state dirottate verso segmenti più redditizi, e la carenza attuale ne è la conseguenza diretta.
Oggi il maggiore assorbitore di memoria è il settore dell’intelligenza artificiale. DRAM, LPDDR, GDDR, RDIMM e soprattutto HBM vengono acquistate in grandi volumi da aziende che progettano e gestiscono chip per l’AI. È lì che i produttori convogliano gran parte della capacità: il PC gaming rende meno e, di conseguenza, non ha la precedenza. Anche se i gamer fermassero del tutto gli acquisti, la domanda complessiva non cambierebbe: le grandi imprese assorbono tutto ciò che si riesce a produrre. In questo quadro, il mercato retail finisce inevitabilmente in fondo alla lista.
Se il boicottaggio non muove l’ago della bilancia, agli utenti PC conviene giocare d’astuzia. Con 8–16 GB già installati, meglio rimandare l’upgrade e lasciar passare la corsa. Comprare RAM adesso significa pagare un sovrapprezzo per qualcosa che si può sostituire più avanti. Se l’aggiornamento non può aspettare, l’approccio più pratico è puntare su sconti stagionali o valutare un preassemblato, dove i prezzi dei componenti non hanno ancora recepito del tutto la stretta sulla memoria.
Gli esperti avvertono anche che, se l’offerta di DRAM resterà tesa, i prezzi dei dispositivi consumer continueranno a salire. Le previsioni in circolazione indicano che il mercato potrebbe non tornare alla normalità prima del 2027, perciò ai giocatori conviene tenere d’occhio i listini ed evitare spese d’impulso.