Satya Nadella: non mancano più le GPU, ma l’elettricità

Danny Weber

01:38 10-12-2025

© RusPhotoBank

Microsoft sposta il focus: non è più carenza di GPU, ma di elettricità e capacità dei data center. Nadella spiega come l’IA scala con energia affidabile.

Anni di discussioni su come i progressi dell’IA fossero frenati dalla carenza di processori grafici sembrano ormai alle spalle. Nel podcast Bg2, a cui ha partecipato anche Sam Altman, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha spiegato che l’azienda non dipende più in modo critico dalle forniture di acceleratori: a suo giudizio, il vero collo di bottiglia non sono più i chip, ma l’accesso all’elettricità. Una virata netta che dice molto su dove si stia spostando l’attenzione del settore.

Nadella ha fatto notare che Microsoft ha già accumulato acceleratori che non può nemmeno accendere: nei data center esistenti non c’è capacità residua. L’hardware è pronto, ma non c’è dove collegarlo perché le strutture stanno toccando i limiti della rete. La sfida principale non è più assicurarsi GPU NVIDIA, bensì costruire o ottenere accesso a data center con sufficiente capacità di rete per mantenerle operative. Un’ammissione che fotografa con chiarezza il nuovo equilibrio di priorità.

La svolta appare tanto più brusca se si pensa che appena un anno fa si parlava di carenza globale di GPU e di tempi di consegna lunghi anni. Oggi il passo dell’IA è dettato dall’infrastruttura energetica, dai vincoli regolatori e dal crescente assorbimento di potenza dei cluster di calcolo. I data center più grandi consumano già quanto piccole città, e la domanda continua a salire. Un promemoria concreto: senza corrente, la scalabilità resta teoria.

Queste nuove condizioni spingono i provider cloud a ripensare la strategia: firmare contratti energetici di lungo periodo, sviluppare produzione propria e persino investire in piccoli reattori nucleari modulari. Nell’immediato, il vantaggio non spetta a chi compra più acceleratori, ma a chi riesce a tenerli alimentati con continuità.

Secondo Nadella, l’era della corsa alle GPU è finita. La competizione ora è per l’elettricità, prerequisito senza il quale l’IA su larga scala semplicemente non può funzionare. Una constatazione che suona meno come slogan e più come condizione di realtà.