Danny Weber
19:38 18-12-2025
© A. Krivonosov
Apple adegua iOS 26.2 e l’App Store alla MSCA in Giappone: scelta di browser e assistenti, store alternativi, pagamenti terzi, commissioni 5-26% e tutela minori
Apple ha iniziato a distribuire ampie modifiche all’App Store e a iOS in Giappone per conformarsi alla nuova Mobile Software Competition Act (MSCA), in vigore dal 18 dicembre. Gli aggiornamenti sono già disponibili in iOS 26.2 e riguardano soltanto le app distribuite sul mercato giapponese.
Una delle novità più evidenti è la maggiore libertà di scelta per gli utenti. Durante la prima configurazione di un iPhone in Giappone, viene chiesto di selezionare il browser e il motore di ricerca predefiniti: Safari e Google non sono più impostati automaticamente. È possibile anche optare per un’app di navigazione di terze parti e rimappare il tasto laterale per avviare assistenti vocali, inclusi quelli di altri fornitori. Una mossa che, senza strappi, ridisegna l’esperienza d’uso iniziale e restituisce peso reale alle impostazioni di default.
Per gli sviluppatori, la MSCA apre nuove strade di distribuzione e monetizzazione. Il Giappone permetterà store alternativi, sistemi di pagamento di terze parti e link web per gli acquisti, mentre Apple mantiene una rete di sicurezza con la revisione obbligatoria dei marketplace. Le installazioni dirette dai siti — viste nell’UE — restano vietate: un’apertura sì, ma vigilata, non un “liberi tutti”.
Apple ha introdotto anche un nuovo schema di commissioni che varia in base alla modalità di distribuzione e di incasso. L’azienda fissa l’intervallo tra il 5% e il 26% e afferma che la maggior parte degli sviluppatori pagherà uguale o meno di prima. Aliquote ridotte per chi aderisce allo Small Business Program e per gli abbonamenti attivi da oltre un anno. Un ventaglio che mostra quanto le condizioni dipendano dal percorso scelto per arrivare agli utenti.
C’è un’attenzione specifica alla tutela dei minori. Tutte le app devono mostrare le fasce d’età, e gli acquisti con metodi di pagamento alternativi effettuati da utenti sotto i 18 anni richiederanno l’approvazione dei genitori. Apple sottolinea che l’impostazione giapponese è più morbida rispetto a quella europea e consente di tenere conto di privacy e sicurezza senza ritardi significativi: un equilibrio pensato per allargare le scelte preservando la fiducia.