Samsung SDI e KG Mobility: batterie al silicio‑carbonio per veicoli elettrici

Danny Weber

21:58 25-12-2025

© A. Krivonosov

Samsung SDI collabora con KG Mobility su moduli batteria serie 46: anodo silicio‑carbonio, più densità e sicurezza, ricarica più rapida. Non per smartphone.

Samsung ha davvero realizzato una batteria con anodo in silicio‑carbonio, ma non è pensata per gli smartphone. La tecnologia è stata presentata da Samsung SDI, la divisione che si occupa di batterie, ed è destinata con decisione ai veicoli elettrici, non alla famiglia Galaxy. Una scelta pragmatica: i vantaggi più tangibili, tra densità energetica superiore e sicurezza, si percepiscono soprattutto su strada.

Samsung SDI ha annunciato una partnership con il costruttore sudcoreano KG Mobility. In base all’intesa, le due aziende co‑svilupperanno moduli batteria per veicoli elettrici basati su celle cilindriche della serie 46. Queste uniscono catodi NCA ad alto tenore di nichel a un anodo proprietario in nanocomposito di silicio‑carbonio, progettato per aumentare densità energetica e durata.

Secondo Samsung, il nuovo approccio riduce il rischio di rigonfiamento, allunga la vita utile e migliora la sicurezza. I pacchi adottano inoltre un’architettura “contactless” che abbassa la resistenza interna e incrementa la conducibilità: interventi che si traducono in maggiore potenza erogata, ricarica più rapida e gestione termica più efficace rispetto alle generazioni precedenti. In sostanza, non si tratta di vantaggi sulla carta: puntano a farsi notare nell’uso quotidiano.

I nuovi pacchi batteria sono destinati ai futuri modelli elettrici di KG Mobility. Le società hanno firmato un memorandum d’intesa e intendono collaborare allo sviluppo di batterie di nuova generazione per la mobilità elettrica.

Sebbene alcuni telefoni Samsung utilizzino già batterie prodotte da Samsung SDI, l’arrivo della tecnologia al silicio‑carbonio sugli smartphone resta un’incognita. In teoria, celle di questo tipo potrebbero alimentare futuri dispositivi Galaxy, ma l’azienda non condivide scadenze né cita modelli specifici: tocca attendere e osservare.