Danny Weber
18:06 27-10-2025
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AMD presenta Ryzen 10 e Ryzen 100: rebrand su Zen3+ e Zen2 per notebook e desktop, con grafica Radeon 610M/680M. Dalla fascia Chromebook al mainstream.
AMD ha presentato ufficialmente due nuove famiglie di processori, Ryzen 10 e Ryzen 100: di fatto si tratta di rilanci di modelli già esistenti basati sulle architetture Zen3+ e Zen2. L’aggiornamento punta a riordinare la nomenclatura dei chip dell’azienda — anche se, secondo molti, il rischio è di creare ulteriore confusione — unificando notebook e desktop sotto un’unica etichetta con nuovi indici. Una scelta che suona come operazione di pulizia più che rivoluzione.
La serie Ryzen 10 è pensata per dispositivi economici come Chromebook e portatili d’ingresso. Questi chip si basano su architettura Zen2 (Mendocino) e integrano grafica Radeon 610M. Per esempio, Ryzen 3 30 e Ryzen 3 40 sono soluzioni quad-core con supporto alla memoria LPDDR5 e una GPU con due unità di calcolo.
Di segno opposto la famiglia Ryzen 100, costruita su Zen3+ (Rembrandt) e indirizzata alla fascia mainstream. Il modello di punta, Ryzen 7 170, si colloca tra Ryzen 7 6800U e 6800H. È un processore a otto core e 16 thread con TDP di 28 watt e grafica Radeon 680M. In gamma figurano anche Ryzen 5 150, Ryzen 5 160 e Ryzen 7 160, tutti realizzati a 6 nm e su socket FP7r2.
In sostanza, AMD ha dato una seconda vita a SKU già note, intervenendo più su nomi e confezione che sul silicio. Nelle tabelle di compatibilità l’offerta viene ripartita così: per il mobile — Ryzen AI 300 (Zen5), Ryzen 8000 (Zen4), Ryzen 100 (Zen3+) e Ryzen 10 (Zen2); per i desktop — Ryzen 9000 (Zen5), Ryzen 7000 (Zen4), Ryzen 5000 (Zen3) e Ryzen 4000 (Zen2).
In definitiva, Ryzen 10 e Ryzen 100 non introducono nuove architetture: fanno da ponte tra le generazioni e permettono ad AMD di presidiare più fasce di prezzo. Una scelta pragmatica, utile a mantenere gli scaffali pieni, che però chiede agli utenti di leggere bene le note in piccolo. Secondo gli osservatori, questa impostazione complica ulteriormente il labirinto dei nomi: chi compra deve tenere a mente non solo i numeri di modello, ma anche l’architettura sottostante.