Danny Weber
22:49 08-11-2025
© A. Krivonosov
Apple prepara un MacBook economico per il 2026: chip A18 Pro, display LCD da 13'', autonomia 18 ore, macOS e prezzo sotto i 1000 dollari. Sfida i Chromebook.
Apple sta preparando un nuovo portatile accessibile destinato a diventare il computer più economico della sua gamma. L’uscita è attesa nella prima metà del 2026 e il prezzo dovrebbe collocarsi sensibilmente al di sotto dei 999 dollari del MacBook Air. L’obiettivo è chiaro: proporre una macchina capace di sfidare Chromebook e laptop Windows a basso costo senza rinunciare alla qualità tipica del marchio e all’affidabilità di macOS.
Il prossimo MacBook si profila come una scelta allettante per chi cerca un computer leggero e conveniente per le attività quotidiane: documenti, navigazione, streaming video e studio. Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, lo schermo avrà una diagonale intorno ai 13 pollici. È leggermente più piccolo dei 13,6 del MacBook Air, ma l’ingombro complessivo dovrebbe restare simile. Difficile che Apple insegua lo spessore estremo: per contenere i costi, è verosimile una costruzione più semplice che mantenga però l’eleganza sobria del brand. Lo spessore non dovrebbe superare gli attuali 1,12 cm e, anche a queste dimensioni, il MacBook Air già oggi funziona senza ventole con una stabilità che fa scuola.
Lo schermo utilizzerà tecnologia LCD, senza retroilluminazione mini‑LED né refresh rate elevato ProMotion. Una scelta in linea con i modelli più economici, alla quale Apple potrebbe aggiungere un tocco di personalità con il colore. Le indiscrezioni parlano di quattro finiture — argento, blu, rosa e giallo — richiamando la palette degli iMac e allineando il modello d’ingresso a un’estetica più vivace.
La svolta tecnica più interessante riguarda la scelta del processore A18 Pro. Debutta su iPhone 16 Pro, è prodotto con processo a 3 nm di seconda generazione, abbinato a 8 GB di RAM e supporta Apple Intelligence, la suite di funzioni di intelligenza artificiale integrata nell’ecosistema. Pur provenendo dalla famiglia di chip mobile, offre prestazioni più che sufficienti per il lavoro di tutti i giorni. Nei test Geekbench 6 fornisce risultati in single-core paragonabili a quelli di M3 Ultra e supera M1 nei compiti multi-core. Anche la grafica è vicina a M1, abilitando fotoritocco, montaggi video leggeri e i giochi mobili moderni: sulla carta, più che adeguato per il pubblico a cui punta questo portatile.
Nell’uso pratico, il nuovo laptop dovrebbe collocarsi in linea con i primi MacBook Air, ma con un prezzo nettamente più basso. Gestirà senza stress le attività essenziali — editing di documenti, lavoro sul web, riproduzione video e piccoli tagli — e con l’A18 Pro dovrebbe anche far girare i titoli di Apple Arcade e le app familiari agli utenti di iPhone e iPad. I progetti professionali più pesanti resteranno fuori portata: per esempio, Final Cut Pro funzionerà, ma l’esportazione dei video richiederà più tempo rispetto alle macchine con chip della serie M. Un compromesso sensato, considerando il segmento.
Sul fronte della connettività, è probabile che Apple mantenga una dotazione minimale per ridurre i costi. Una singola porta USB‑C è possibile, anche se non si possono escludere due porte come su MacBook Air. Grazie all’efficienza dell’A18 Pro e allo spazio disponibile nel telaio, la batteria dovrebbe essere generosa, con un’autonomia nel solco del MacBook Air: fino a 18 ore di riproduzione video e fino a 15 ore di navigazione web.
Il prezzo non è stato annunciato, ma Bloomberg riferisce che sarà ben al di sotto dei 1.000 dollari. Poiché il MacBook Air parte da 999, è logico aspettarsi un listino compreso tra 499 e 799 dollari. Per dare un riferimento, l’iPad Air da 13 pollici costa 799 pur montando un chip della serie M più potente, mentre l’iPad mini con A17 Pro parte da 499. In quest’ottica, il nuovo portatile potrebbe diventare un ponte naturale nella gamma, offrendo il macOS completo a una cifra intermedia tra tablet e notebook Apple. Il precedente del vecchio MacBook Air con M1 venduto al dettaglio a 599 dollari suggerisce una fascia probabile: se Apple si collocasse lì, l’interesse potrebbe essere notevole.
Il MacBook economico è atteso nella prima metà del 2026, probabilmente in concomitanza con il rinnovo del MacBook Air. Una tempistica che aiuterebbe Apple a rafforzare la sua posizione nel segmento più attento al prezzo, offrendo a chi guardava a Chromebook o portatili Windows low cost un’alternativa macOS credibile e solida. Una mossa pragmatica: abbassare la soglia d’ingresso senza sacrificare quella cura e facilità d’uso che da sempre definiscono il marchio.