OnePlus lavora a uno smartphone con display a 240 Hz con frequenza adattiva
I rumor indicano OnePlus al lavoro su uno smartphone con display adattivo a 240 Hz: fluidità estrema, touch più reattivo e consumi sotto controllo. Dettagli.
I rumor indicano OnePlus al lavoro su uno smartphone con display adattivo a 240 Hz: fluidità estrema, touch più reattivo e consumi sotto controllo. Dettagli.
© RusPhotoBank
OnePlus sta preparando uno smartphone con un display capace di una frequenza di aggiornamento adattiva a 240 Hz, il doppio rispetto a quanto offrono la maggior parte dei top di gamma attuali. Secondo la community di insider OnePlus Club, l’azienda intende puntare su una scorrevolezza dell’interfaccia fuori dal comune e su una risposta al tocco più rapida, una scelta che suona ambiziosa già sulla carta.
L’ultimo flagship, OnePlus 15, è già diventato il più veloce del marchio con uno schermo a 165 Hz, pur scendendo a una risoluzione 1.5K rispetto al pannello 2K di OnePlus 13. All’epoca, il cambio era stato ricondotto a limiti tecnici e al tentativo di trovare il giusto equilibrio tra velocità ed efficienza energetica. Ora, se le voci risultassero corrette, OnePlus sembra pronta a spingere ancora oltre la sensazione di fluidità, come una naturale evoluzione del percorso intrapreso.
Un pannello da 240 Hz promette una reattività di spicco nell’interfaccia e nelle animazioni; tuttavia il guadagno reale resta materia di discussione: molte app e persino diversi giochi non sfruttano pienamente neppure i 144 Hz. C’è poi il rovescio della medaglia energetico: una frequenza così elevata può far salire sensibilmente i consumi, quindi agli ingegneri OnePlus servirà un approccio accorto per preservare l’autonomia senza compromessi evidenti, altrimenti il vantaggio rischia di restare più teorico che tangibile.
Le prime indicazioni suggeriscono che un telefono con questo nuovo schermo potrebbe arrivare nei prossimi anni, segnalando un cambio di passo nelle priorità del marchio: dalla pura convenienza a un confronto tecnologico all’ultimo dettaglio. Se le indiscrezioni saranno confermate, l’obiettivo sarebbe tornare a un’immagine di dispositivi Android veloci e finemente ottimizzati: una scommessa audace che, se centrata, potrebbe alzare l’asticella di ciò che consideriamo fluido su uno smartphone.