Elon Musk pronto a collaborare con Apple per integrare Grok 4.1 di xAI in Siri: meno allucinazioni e migliore comprensione del contesto, iPhone più appetibile.
© Elon Musk / x.com/elonmusk
Elon Musk ha sorpreso dichiarando di essere disposto a collaborare con Apple e a integrare Grok 4.1 — il modello proprietario di xAI — in Siri. L’idea ha acceso subito i social: l’assistente vocale di Apple è rimasto indietro rispetto ai rivali ed è spesso percepito come uno degli ultimi della classe.
La scintilla è partita da un utente su X che ha esortato Apple a sostituire finalmente l’ormai datato e impacciato Siri con un modello moderno come Grok. Il post ha preso piede e Musk lo ha rilanciato, lasciando intendere di essere della partita — di fatto segnalando la disponibilità a rimettere mano a Siri.
L’idea è stata accolta con sorprendente favore. In molti sostengono che Siri abbia bisogno di una ricostruzione profonda: nella comprensione del contesto, nella logica e nei compiti creativi fatica a tenere il passo dei concorrenti. Secondo xAI, Grok 4.1 offre un ragionamento più solido, risposte più precise e un tasso di allucinazioni nettamente inferiore. Considerando le segnalazioni secondo cui Apple avrebbe faticato a sviluppare modelli avanzati in casa, un’intesa apparirebbe una strada pragmatica.
C’è chi ha scherzato sul fatto che Siri potrebbe finalmente mostrare una personalità, e chi ha discusso seriamente di come l’integrazione di Grok — magari affiancata a un eventuale supporto Starlink — renderebbe l’iPhone più appetibile per molti.
Da Apple, per ora, nessuna risposta al commento di Musk. Ma la reazione del pubblico parla chiaro: la pazienza per un Siri fermo al passato sembra esaurirsi. Se Apple scegliesse davvero la collaborazione con xAI, potrebbe essere il rilancio più deciso di un assistente vocale nella storia del marchio.