MediaTek potrebbe adottare due SoC di punta a 2 nm: Dimensity 9600 e la risposta di Qualcomm

MediaTek potrebbe rivedere l’abitudine di presentare un’unica piattaforma di punta all’anno e virare su una coppia di chip al vertice, una traiettoria che le voci attribuiscono anche a Qualcomm. A far da motore, più che il marketing, sarebbero i conti del processo a 2 nm: nelle discussioni su Weibo, l’insider Repeater 002 ha indicato che MediaTek non avrebbe ancora preso una decisione definitiva, ma l’aumento del costo dei wafer a 2 nm di TSMC potrebbe rendere quasi inevitabile un top di gamma “più leggero”.

Al momento, le indiscrezioni per il 2026 puntano soprattutto su una sola ammiraglia principale di MediaTek — Dimensity 9600 — e l’azienda ha già segnalato di aver creato con successo un modello di riferimento per la sua prima soluzione a 2 nm. Se però i prezzi di produzione dovessero impennarsi, la logica di due versioni è facile da leggere: un’opzione in stile Pro per i dispositivi più costosi affiancata da una variante più accessibile, con le stesse capacità chiave ma frequenze inferiori e, potenzialmente, una grafica più prudente. Così si preserva l’etichetta da ammiraglia senza trasformare ogni telefono su piattaforma a 2 nm in un prodotto dal prezzo capace di allontanare il pubblico mainstream.

In questo quadro, si mormora che Qualcomm stia preparando una strategia a due chip per la prossima generazione: una divisione in Snapdragon 8 Elite Gen 6 e Snapdragon 8 Elite Gen 6 Pro. Il modello superiore potrebbe offrire una GPU più potente e il supporto a nuovi standard di memoria e archiviazione come LPDDR6 e UFS 5.0. Se i concorrenti abbracciassero davvero questa segmentazione, per MediaTek la scelta diventerebbe scomoda: mantenere un’unica ammiraglia costosa o dare più ossigeno all’alto di gamma con un secondo gradino.

L’allocazione di capacità da parte di TSMC aggiunge pressione. Secondo i report, Apple avrebbe prenotato una quota consistente della produzione a 2 nm per i futuri chip A20 e A20 Pro. In uno scenario del genere, MediaTek e Qualcomm potrebbero essere spinte verso una variante migliorata ma potenzialmente ancora più cara del nodo a 2 nm, con un inevitabile aumento del costo di qualunque SoC di fascia alta e con la “seconda” ammiraglia più abbordabile che da optional diventa un modo pratico per tenere a bordo i partner smartphone.

Per ora siamo nel campo dei rumor, e i leak non citano alcun nome per un eventuale compagno “junior” di Dimensity 9600. Detto questo, la direzione appare plausibile: man mano che i processi diventano più costosi, i marchi tendono a stratificare la fascia flagship per proteggere il segmento premium senza spingere i listini verso la stratosfera.