Memoria DDR5 fai-da-te: moduli RAM assemblati in casa per risparmiare

Il rincaro della memoria DDR5 spinge alcuni assemblatori di PC verso soluzioni fuori dagli schemi. Con una domanda molto sostenuta da parte di server di intelligenza artificiale e data center — e con gli analisti che si aspettano che continui fino al 2027 — aggiornare un normale desktop sta diventando sempre meno alla portata.

In risposta, un’ondata di appassionati ha iniziato ad assemblare in casa moduli DDR5. L’idea non è del tutto nuova: da anni i modder sperimentano sulla memoria video sostituendo i chip sulle schede grafiche. Ora lo stesso approccio si applica alla RAM di sistema, usando PCB DDR5 vuoti, singoli IC di memoria e moduli costruiti a mano.

Secondo Pro Hi-Tech, i componenti necessari sono più facili da reperire di quanto si immagini. Produttori cinesi offrono schede DDR5 pronte all’uso, abbassando la soglia d’ingresso. Le vere difficoltà sono altrove: saldare i chip con precisione e poi verificare che il modulo sia stabile.

Il costo delle parti per un modulo DDR5 fai‑da‑te da 16 GB è stimato in circa $150, una cifra che batte nettamente i kit di marca. Per avere un riferimento, un modulo DDR5 da 16 GB a 5600 MHz in vendita al dettaglio può aggirarsi intorno ai $190, e ordinare i componenti all’ingrosso potrebbe ampliare ulteriormente il divario.

Naturalmente, non è un percorso per tutti. Servono esperienza, strumenti dedicati e la disponibilità ad assumersi dei rischi: dalla possibile instabilità all’assenza di qualunque garanzia. Eppure il crescente interesse per la memoria fai‑da‑te dice molto: gli utenti sono stanchi di prezzi alti e di una carenza di DDR5 che persiste. Difficile che questo fenomeno cambi gli equilibri di mercato nel breve termine, ma il messaggio arriva forte; la sua diffusione dipenderà da quanto a lungo durerà la stretta.