Esoscheletro robotico per la mira: l’esperimento di Nik Zetta e il podio in Aimlabs
Nik Zetta crea un esoscheletro che guida mouse e click: visione YOLO su Nvidia Jetson, 17 ms di latenza e 2° posto in Aimlabs. Geniale assistenza o cheating?
Nik Zetta crea un esoscheletro che guida mouse e click: visione YOLO su Nvidia Jetson, 17 ms di latenza e 2° posto in Aimlabs. Geniale assistenza o cheating?
© A. Krivonosov
Il blogger e ingegnere-appassionato Nik Zetta, noto per il canale Basically Homeless, ha costruito un insolito dispositivo: un esoscheletro pensato per affinare la mira nei videogiochi. L’obiettivo era capire se un sistema robotico potesse spingere precisione e tempi di reazione oltre la soglia umanamente raggiungibile.
L’esoscheletro è composto da tre elementi chiave: un polso motorizzato che guida il mouse, un meccanismo a solenoide che si occupa di premere il pulsante e un sistema di visione artificiale che individua i bersagli sullo schermo. Per elaborare i dati, Zetta ha utilizzato una scheda Nvidia Jetson e un modello YOLO addestrato da lui.
Dopo una serie di intoppi con cablaggi, encoder e latenza, lo sviluppatore è riuscito a ridurre il ritardo di risposta a 17 millisecondi. Da lì, i bersagli venivano agganciati quasi all’istante e, alla fine, il dispositivo ha aiutato Zetta a conquistare il secondo posto nella classifica globale di Aimlabs.
Zetta descrive il progetto come in parte uno scherzo e in parte un serio esperimento di robotica. Sostiene anche che non si tratti di barare, ma di un esoscheletro pensato come sostituto leale dell’occhio umano. Come prova di concetto, il risultato suona convincente e lascia in sospeso una domanda silenziosa: dove finisce l’abilità umana e dove comincia la macchina che assiste?