YouTube estende la verifica dell'età con IA: tutele, limiti e come funziona
Nuova verifica dell'età di YouTube con IA: documento, carta o selfie per confermare; più tutele per under 18, annunci non personalizzati e privacy rafforzata.
Nuova verifica dell'età di YouTube con IA: documento, carta o selfie per confermare; più tutele per under 18, annunci non personalizzati e privacy rafforzata.
© E. Vartanyan
YouTube ha iniziato a distribuire a una nuova ondata di utenti il suo sistema di verifica dell’età basato sull’intelligenza artificiale. Il cambiamento è emerso da segnalazioni su Reddit, dove diversi utenti hanno raccontato di aver iniziato a vedere richieste di confermare la propria età sugli account: un rollout che non passa inosservato.
Ora, se il sistema deduce che un utente potrebbe avere meno di 18 anni, propone due opzioni: accettare le limitazioni in base all’età oppure verificare la maggiore età con un documento ufficiale, una carta di credito o un selfie. È una biforcazione netta, pensata per tenere i più giovani lontani dai contenuti per adulti senza chiudere l’accesso ai maggiorenni.
Già a luglio 2025 Google aveva annunciato la misura, con un’estensione più ampia a partire da settembre. Gli algoritmi alla base osservano segnali come l’età dell’account, l’attività e altri indicatori per stabilire se un utente sembri rispettare il requisito anagrafico.
Per chi è effettivamente sotto i 18 anni, YouTube introduce una serie di tutele: i video con limite di età vengono bloccati, vengono mostrati solo annunci non personalizzati e le funzioni di Benessere Digitale — promemoria di pausa e di orario per andare a dormire — sono attivate di default. Gli utenti più giovani vedranno anche con maggiore frequenza avvisi sulla privacy quando caricano video o pubblicano commenti: un invito a riflettere prima di condividere.
In aggiunta, YouTube ridurrà i consigli per contenuti potenzialmente indesiderati se guardati in modo ripetuto, imposterà i nuovi upload come privati per impostazione predefinita e limiterà la possibilità di monetizzare tramite regali nelle dirette in formato verticale.
Nel complesso, la mossa va letta come una spinta prudente: più protezione per gli adolescenti, meno personalizzazione capace di alimentare percorsi discutibili e una pressione lieve ma costante sugli adulti a verificare l’età quando il sistema nutre dubbi.