HyperOS 3: rollout della beta globale su Xiaomi 15 Ultra, 15 e Pad 7 Pro

Xiaomi ha avviato il rollout della beta globale di HyperOS 3, con la prima ondata destinata a Xiaomi 15 Ultra, Xiaomi 15 e Xiaomi Pad 7 Pro. L’aggiornamento viene distribuito a scaglioni per area geografica, un passaggio ormai abituale prima del rilascio stabile. I firmware sono assegnati come segue: Xiaomi 15 Ultra riceve OS3.0.1.0.WOAEUXM, Xiaomi 15 OS3.0.2.0.WOCEUXM e Xiaomi Pad 7 Pro OS3.0.1.0.WOYMIXM oppure OS3.0.1.0.WOYEUXM, in base al mercato.

Nelle prossime settimane si aggiungeranno altri dispositivi al programma di test, tra cui Xiaomi 15T e 15T Pro, Xiaomi MIX Flip, la serie Redmi Note 14, POCO F7, POCO X7 e X7 Pro, oltre a Xiaomi Pad 7 e Pad Mini. La roadmap lascia intendere la volontà di raggiungere la copertura più ampia possibile entro la fine dell’anno.

HyperOS 3 non è un semplice restyling grafico. Il rilascio punta sull’intelligenza artificiale, su una navigazione più fluida e su un adattamento alle abitudini individuali. L’interfaccia appare più leggera, pulita e reattiva, con animazioni più morbide e un nuovo linguaggio visivo, Hyper Island, che rende l’esperienza più coerente.

La novità principale è una integrazione dell’IA più profonda. Il sistema può organizzare le note, generare didascalie per immagini e altri contenuti, tradurre le chiamate vocali in tempo reale, ridurre il rumore nelle registrazioni ed eseguire ricerche basate sul contesto—per esempio recuperando le foto che corrispondono a una descrizione come “dove sono con il cane”. Arrivano anche gli sfondi dinamici, che trasformano gli scatti statici in scene delicatamente animate.

I primi tester riferiscono che il sistema ora risulta più veloce, stabile e riposante per gli occhi, con interazioni più scorrevoli tra app e gesture. Secondo gli osservatori, HyperOS 3 rappresenta un passo avanti per Xiaomi: se le prime versioni apparivano più sperimentali, questa edizione trasmette maggiore maturità e sicurezza, posizionandosi per competere con iOS e One UI non solo per le funzioni, ma per l’esperienza d’uso complessiva. Nel complesso, la direzione intrapresa sembra coerente con l’obiettivo di affinare l’esperienza quotidiana più che moltiplicare le novità di facciata.